Il Thrust come strumento in osteopatia
Il bisturi sta al chirurgo come lo scalpello al muratore…
Così il thrust sta all’Osteopata… poco nobile e molto riduttivo, ma ritengo che l’identificazione della professione con la tecnica più usata NON è un segnale negativo ma piuttosto è la giusta affermazione dell’avvenuta conoscenza della professione stessa…
Non voglio essere in questo momento lo scrocchiatore osseo di turno, non voglio far sventolare la bandiera del thrust, non voglio elevare la manipolazione alla tecnica predominante della nostra professione, anzi continuamente nella mia testa frulla una delle tante massime di Alain…
”Le spiegazioni meccaniche riducono l’uomo a una povera dimensione…”
Ma, a mio avviso, non bisogna scordare quanto il thrust ci offre come strumento in osteopatia, quante soddisfazioni interne a noi ed esterne ai nostri pazienti ci regala questa skill ogni giorno, e penso che sta a noi, sta alle nostre scuole insegnare e far capire a tutte le persone , pazienti e non, la sensibilità di questa manovra e la sua bellezza…
Sta a noi difenderlo ed utilizzarlo nel migliore dei modi possibili durante le sedute di osteopatia… ed allo stesso tempo sono sicuro che la coscienza delle persone cambierà, come sono sicuro che nessun paziente appena operato identifica la bravura del proprio chirurgo in base al taglio che si osserva sul proprio corpo.
Non mi sento di rimanere sulla tua stessa linea, ho la voglia e l’esigenza di voler affermare la mia professione di osteopata specializzato, in silenzio… senza troppo rumori… e quando domani mi ritroverò nuovamente nel mio studio a combattere contro l’ignoranza e lo scetticismo, cercherò le energie adatte per poter rispondere sul campo… facendo vedere che il thrust non è spezzare, e se dovrò ogni volta, ogni santo giorno illustrare a sempre più persone quello che mi accingo a fare…. beh… anche quello sarà curare… magari non fisicamente ma a quel punto mentalmente questa nostra società.
Come l’osteopatia viene aiutata dalla manovra del Thrust?
L’osteopatia è una disciplina olistica ed è anche una “medicina manuale” perché si serve di mezzi manuali di diagnosi come per l’appunto la tecnica del Thrust.
Il tutto per evidenziare le disfunzioni o l’assenza di movimento nelle varie zone del corpo, manualmente cerca di ripristinare una normale mobilità.
La capacità di autoregolazione del nostro organismo coincide oltremodo con la costante e corretta nutrizione dei sistemi e dei tessuti che lo costituiscono, il che comporta inoltre ad uno stato di naturale difesa anticorpale ed autoguarigione a differenti disturbi e malattie.
Il movimento quindi è una funzione essenziale per la nostra vita e per la nostra salute: la vita è movimento.
Per movimento si intende sia quello volontario, muscolo-articolare, che ci relaziona col mondo esterno; sia quello, più esteso, involontario, che interessa gli organi interni e i liquidi extracellulari.
Alla base di entrambi i tipi di movimento vi è il sistema delle fasce.
Quello delle fasce è una tridimensionale di membrane, una sorta di impalcatura fibrosa, che collega ossa, muscoli, visceri ed ha diverse mansioni:
• Coordina i muscoli nel movimento volontario
• Protegge ed accompagna vasi e nervi nei loro percorsi
• È il motore di tutta la circolazione dei liquidi extracellulari
Il sistema fasciale può adempiere a queste mansioni a patto che sia libero di muoversi e ogni restrizione di movimento genera dei problemi.
Sono queste restrizioni che l’osteopata diagnostica e corregge.
Indicazioni al trattamento osteopatico tramite il Thrust
Apparato muscolo-scheletrico
Tutti gli stati infiammatori e malfunzionamenti tra i quali più riconoscibili: “colpo della strega”, collo infiammato, nervo sciatico, anche a sfavore degli arti come infiammazione del tunnel carpale, disturbo da gomito del tennista, infiammazione dei metatarsi, spina calcaneare ed altro ancora.
Cranio
Cefalee, emicranie, alcuni problemi malocclusivi, alcuni problemi oculari, alcuni tipi di nevralgie del trigemino, sinusiti ecc. L’approccio craniale è massimamente efficace nei bambini in età pre-scolare.
Organi
Gli organi, come tutte le altre pari del nostro corpo, non stanno fermi, anzi compiono attraverso le loro sedi ed il loro lento ma costante movimento, diversi metri al girono: fegato, reni e polmoni ne sono l’esempio lampante.
Tutta questa continua, sistematica e totale mobilità organica dei visceri, piò a lungo andare ripercuotersi sia sulla struttura generale del corpo (specialmente quando gli organi funzionano in maniera non del tutto corretta), sia sul lavoro dello stesso organo, entrando così in gioco in differenti e disparate patologie: reflussi, cisti, ernie ed altro ancora ne sono i risultati negativi più diffusi.